venerdì 8 luglio 2011

«Agenti fuori dalle regole»

Sgombero illegittimo, lacrimogeni, botte. La parola agli avvocati del movimento Convalidati gli arresti per i quattro attivisti, incesnurati, ora detenuti nel carcere delle Vallette

TORINO - È anche una questione di cronologia. Lo sostiene il pool di avvocati che segue il movimento No Tav e sta cercando di ricostruire con testimonianze, documenti e filmati, le violenze di domenica a Chiomonte. Un nutrito gruppo di civilisti e penalisti prepara ricorsi e denunce. Ma restiamo ai fatti. «Il 27 giugno, il presidio è stato sgomberato con un'ordinanza illegittima; il 3 luglio, le forze dell'ordine hanno respinto i manifestanti con metodi non congrui, fuori dalle regole d'ingaggio, lanciando sassi e bottiglie, sparando lacrimogeni ad altezza uomo e dal viadotto. Tutto questo dopo una mobilitazione popolare molto ampia, dieci volte tanto i numeri della Questura» spiega Claudio Novaro, che precisa: «Noi c'eravamo e abbiamo visto». I legali ribaltano la versione della Digos, i ruoli di aggressori e aggrediti e sottolineano la scansione degli avvenimenti. «Già, il lunedì precedente, le forze dell'ordine avevano "gasato" i manifestanti con il lancio di svariati lacrimogeni».

Era il giorno in cui l'ordinanza del Prefetto entrava in vigore, ma sarebbe stata notificata al presidente della comunità montana, Sandro Plano, solo dopo l'operazione («tra l'altro, uno sgombero senza megafono come invece vorrebbe la procedura» sottolinea Stefano Bertone). I legali avevano diffidato il Prefetto dall'intervento e sono ricorsi al Tar del Piemonte. «L'ordinanza è illegittima anche perché riguarda l'area del piazzale della Maddalena che non è interessata dal cantiere. Inoltre, impedisce il passaggio ai proprietari dei terreni e ai viticoltori».
Ed è ancora questione di cronologia se si va alle radici del problema, alla realizzazione di un'opera legittima o meno. Non lo è per il legal team. «Si parla del tunnel di base - spiega - ma non è stata indetta una gara d'appalto». Il 13 luglio, il Tar del Lazio deciderà - dopo aver valutato il ricorso dei sindaci delle valli di Susa e Sangone contro la procedura per l'apertura dei cantieri - se sospendere la delibera del Cipe del 18 novembre 2010 che ha approvato il progetto definitivo del cunicolo esplorativo de La Maddalena.

Tornando agli scontri di domenica scorsa che hanno infiammato le prime pagine, mentre i manifestanti facevano ancora le spese con i postumi delle cariche, l'avvocato Bertone aggiunge: «Il lacrimogeni con gas Cs sono cancerogeni. Se lanciati contro le persone possono uccidere, intossicare, provocare lesioni permanenti e cecità parziale». Sulle violenze il pool sta raccogliendo molto materiale (ha aperto anche una e-mail: segnalazionichiomontenotav@gmail.com ) e preparando denunce, per lesioni e danneggiamento, contro ignoti: «Visto che non sarà possibile individuare chi materialmente ha tirato pietre o danneggiato le tende, vorremmo fosse almeno individuato chi ha diretto le operazioni, al di là dei singoli episodi».

Ieri, il gip di Torino Federica Bompieri ha convalidato gli arresti per i quattro attivisti, ora detenuti nel carcere delle Vallette: Marta Bifani, 32 anni, di Parma, Salvatore Soru, 31 anni, di Maranello, Roberto Nadalini, 32 anni, di Modena, e Gianluca Ferrari, 33 anni di Marghera. «Il giudice non ha tenuto conto delle argomentazioni che abbiamo esposto durante l'udienza - ha spiegato Novaro - né del fatto che tre dei quattro arrestati sono incensurati». Intanto, se i fondi comunitari assegnati alla Torino-Lione subiranno un'ulteriore sforbiciata a causa dei ritardi nei lavori (a dirlo è il commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas), a Torino è tutto pronto per la fiaccolata per «il bene comune», promossa da intellettuali e sindacalisti, con partenza questa sera, alle 21, da piazza Arbarello.

Da il manifesto del 8 luglio

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