Dopo 8 anni di dura lotta, l'espropriazione è una realtà
Giovedì 21 maggio, dopo 8 anni di lotta, gli operai della fabbrica Zanon hanno ottenuto che il governo della provincia di Neuquén presentasse formalmente il progetto di espropriazione della Zanon alla legislatura provinciale.
Per l'occasione gli operai sono stati accompagnati da rappresentati di diverse organizzazioni, tra cui le Madri di Plaza de Mayo dell'Alto Valle, che hanno sempre appoggiato la loro lotta. Fin dalla fine del 2001, quando l'industriale di origine veneta Luigi Zanon decise di chiudere la fabbrica, lasciando senza lavoro più di 300 operai. Fin da quando, nel marzo 2002, gran parte di quei lavoratori rientrò in fabbrica, occupandola, e dando il via all'autogestione.
"Anche se questa espropriazione non è quella che abbiamo pianificato dall'inizio - spiegano gli operai - è un passo importante, dato che ci viene concessa la gestione definitiva della fabbrica attraverso la nostra cooperativa Fasinpat (Fabrica sin Patrones, ossia Fabbrica senza padroni, ndr) e terminano così le continue minacce di sgombero".
Oggi, martedì 26 maggio, il progetto di legge assumerà carattere parlamentare e domani si comincerà a lavorare nelle commissioni di bilancio e affari costituzionali.
"Questo fatto storico è stato frutto di una battaglia molto dura - continuano -. La lotta e la mobilitazione di questa gestione operaia insieme a lavoratori e lavoratrici del Paese, con l'appoggio della comunità e il riconoscimento internazionale, è riuscito a fare un passo in più. In mezzo a una crisi del capitalismo in cui gli imprenditori e i governi provano a scaricare le colpe contro i lavoratori del mondo, la Zanon sotto controllo operaio è un chiaro esempio di come noi lavoratori possiamo trovare un'uscita operaia dalla crisi. Oggi più che mai la Zanon è del popolo!"
Ilaria Leccardi
Nessun commento:
Posta un commento