TORINO - E' la mattina di ieri. Sull'autostrada Torino-Aosta, all'altezza di Arnad, Ahmed Nassroune, 57 anni, nato in Marocco ma residente a Crescentino (Vercelli), è al lavoro insieme a un gruppo di compagni. Tagliano l'erba sul ciglio della carreggiata. A un centinaio di chilometri più a sud, a Spinetta Marengo (Alessandria), anche Idrissi Atouf Marouw, 33 anni, marocchino pure lui, è al lavoro, al reparto stampa e laccatura della Comital, azienda del gruppo Management&Capitali che trasforma alluminio per imballaggi (marchi Cuki e Domopak). Due vite diverse, accomunate da una giornata tragica. Un'ora sola li divide. Ahmed è morto investito da un tir impazzito alle 9,15. Idrissi lotta tra la vita e la morte al Cto di Torino con il 90% del corpo coperto da ustioni di terzo grado. Erano da poco passate le dieci quando un incendio, causato dall'esplosione di un serbatoio, lo ha travolto, insieme ad altri tre operai. Non è il primo incidente nella ditta, piccoli incendi si erano già verificati. Ahmed e Idrissi sono il volto triste del rapporto Inail, in cui emerge che gli immigrati continuano a presentare un'incidenza infortunistica più elevata: 44 casi denunciati ogni mille occupati contro i 39 degli italiani. Ieri in serata, poi, un altro operaio è morto folgorato in un cantiere di La Spezia: aveva 34 anni.
«Ho visto Idrissi scappare completamente avvolto dalle fiamme - ha raccontato Enrico, un collega - E' uscito dalla fabbrica solo con dei brandelli di vestito appiccicati addosso». Secondo la dinamica ricostruita dai vigili del fuoco, i quattro operai stavano sollevando un serbatoio di vernice con un carrello quando si è rotto un rubinetto da cui è fuoriuscito del vapore e subito dopo una scintilla ha fatto divampare l'incendio. Gli altri tre ustionati, uno è marocchino, sono ricoverati all'ospedale di Alessandria, nessuno in gravi condizioni. Sul posto è giunto il procuratore Michele Di Lecce che ha disposto il sequestro dell'area. Oggi, Fiom-Fim-Uilm hanno indetto un'ora di sciopero in provincia. «Se dovessero emergere responsabilità dell'azienda ci costituiremo parte civile», ha detto Fausto Dacio (Fiom). «La Comital è un'azienda - osserva la Fiom - che è passata per diverse proprietà, l'ultima delle quali è costituita da un fondo di investimenti del gruppo M&C di De Benedetti, che hanno via via ridotto il numero di lavoratori e disinvestito nella sicurezza». Al tavolo con il prefetto, tra azienda e parti sociali, oggi la Fiom chiederà a Comital che investa e riparta, salvaguardando la sicurezza degli operai.
Sull'autostrada, in Valle d'Aosta, Nassroune è rimasto schiacciato sotto la cabina del tir che l'ha investito. A guidarlo un autista greco, diretto a Prato con un carico di carne suina. All'origine dell'incidente forse un colpo di sonno. Il camion ha sbandato in un rettilineo e ha travolto il furgone Ford con sopra un operaio fermo nella corsia d'emergenza, finendo poi nella scarpata dove Ahmed, sposato con due figli, e altri due operai lavoravano. Un loro compagno era poco più indietro. Sono tutti residenti nel vercellese e dipendenti della Ecogest di Ravenna. I feriti, due più gravemente, sono stati soccorsi e portati all'ospedale di Aosta, anche l'autista. Il bollettino di giornata è finito con due operai rumeni infortunati nel modenese. Impegnati nell'installazione di protezioni alla copertura di un ex zuccherificio, sono stati trascinati violentemente a terra dal ribaltamento della gru.
Da il manifesto del 25 giugno
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