La professoressa e scrittrice risponde alle accuse del premier Silvio Berlusconi sulla scuola: "Forse era così negli anni '70, ma non è più così. Le famiglie dovrebbero scegliere a secondo dell'indirizzo culturale, non di quello politico". Intervista di Mauro Ravarino
Da Repubblica Tv, 28 febbraio
2 commenti:
Trovo interessante quanto teorizzato dall'autrice, ma mi permetto di aggiungere che, a mio parere, in generale è peggiorata la qualità dell'insegnamento. Il mio ideale è una scuola dove le spiegazioni in classe di mattina siano così chiare e interessanti, da non richiedere di diventare per forza dei secchioni di pomeriggio, per essere promossi!
Gentile signora, ho finito la seconda lettura del suo "Togliamo il disturbo". Leggo tutti i libri una volta, anche quelli che non mi piacciono, perché spero sempre di trovarne, almeno in chiusura, la ragione.
Questo suo libro è di quelli che si leggono in apnea, tutto d'un fiato, e la sua ragione d'essere Lei la dichiara fin dalle prime pagine : dire quello che vedo, anche se mi fa ancora più soffrire .
Per gustarselo a fondo, al di là dei contenuti (tragici), occorre una seconda lettura. Per non perdersi perline d'italiano come “…chi si deve accontentare dell’acquerugiola sospesa e grigia detta nebbia…”
Gianfranco Massi
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