mercoledì 9 febbraio 2011
Playlist 2010
Non è più stato l'anno della Grande Mela (il terzetto newyorkese del 2009: Animal Collective, Grizzly Bear e Dirty Projectors) e forse non è stato un anno di capolavori come il precedente. Ma, nell'ipertrofia musicale, di buoni dischi nel 2010 ne sono usciti. E la playlist è un gioco a cui non mi sottraggo, la faccio da sempre (pure in ritardo): da quando non avevo ancora tasti su cui digitare e le orecchie così in trambusto. Quindi, riassumendo i dischi dell'anno, si smarcano Patton che fa l'italiano, i Deerhunter che si fanno grandi, gli scozzesi della Phantom band che escono dalle polveri. E, poi, i National, ancora a colpo sicuro, il free jazz del Chicago Underground Duo, gli spigolosi These New Purtitans, gli eterei Beach House, i quasi classici Arcade Fire, gli intrepidi Books e l'eco psichedelico dei Black Angels...
Mike Patton – Mondo cane
Deerhunter – Halcyon Digest
Phantom band – The Wants
The National – High Violet
Chicago Underground Duo – Boca Negra
These New Puritans - Hidden
Beach House – Teen Dream
Arcade Fire – The Suburbs
The Books – The Way Out
Black Angels – Phosphene dream
Runners: Shannon Wright, Yann Tiersen, Tame Impala, Swans, Liars, Brian Eno, Vampire Weekend. Italiani: A Toys Orchestra. Ancora da ascoltare: Spoon. Best film: Noi credevamo di Martone. Best libro: Il grande male di David B. (versione integrale).
La decade è finita. E dietro mi porterò*: Animal Collective, Radiohead, Sufjan Stevens, Arcade Fire, Xiu Xiu, The National, Liars, Grizzly Bear, Daniel Johnston, Wilco, Dirty Projectors, Wolf Parade, Shannon Wright, Micah P. Hinson, Beirut, Notwist, Three Silver Mt. Zion, Current 93, Sigur Ros, Clouddead, Clinic!, Tv on the Radio, Why?, Antony and the Johnson, Mum, Battles, Okkervill River, Akron Family, Belle & Sebastian, Four Tet, Godspeed You! Black Emperor, Books, Giardini di Mirò, The Microphones, Cat Power, Fleet Foxes, Shins, Bon Iver, Lightning Bolt, No Age, Black Angels, Bright Eyes, Band of Horses, Zu e Low. A cui dovrei aggiungere Yo La Tengo, Grandaddy, Mogwai, Blonde Redhead, Bonnie 'Prince' Billy e Built to Spill che hanno sconfinato nei Duemila ma erano già nell'empireo nei '90.
*ciascuno di loro ha inciso almeno un grande disco negli ultimi dieci anni
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2 commenti:
SUPEEEEEEEEEER! PROPRIO UN ARTICOLO FICOOOOOO
LO STILE DI MAUVANPELT È INSUPERABILEEEEEE
NATASHIA
Tame Impala (grazie al fratello), Liars (non del tutto), Brian Eno (da tempi immemorabili grazie al fratello), Vampire Weekend (poco) Animal Collective (poco), Radiohead (tuttissimo, ma soprattutto KidA e Amnesiac), Sigur Ros (da tempo, ma non tutto), Antony and the Johnson (da tempo, ma non tutto)... infine in fase di scoperta/approfondimento: Arcade Fire, Grizzly Bear, Okkervill River, Blonde Redhead.
Chiara "anonima" :-)
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